Adoro questa mia Terra e, in queste incredibili giornate di Sole terso e sfavillante, la assaporo voluttuosamente…

RIECI. Frammenti di un’esperienza estasiante. Quando il vino parla di luce!

Sono andato in cantina a Tufo, un piccolo paesino in provincia di Avellino, nel cuore della produzione del nostro famoso “RIECI”, un vino che racconta la storia di due amici che condividono l’amore per il bello e la passione del proprio Territorio.

Una giornata sfolgorante di luce, con un paesaggio intorno, fatto di cromatismi fantastici, che cantava l’arrivo imminente dell’autunno e della stagione fredda, e allora mi sono inventato un’interruzione per lavori in corso lungo la strada che abitualmente faccio, più veloce e più comoda, per imboccarne un’altra, più lunga, con tante curve ma con uno scenario straordinario. Arrivato allo stretto di Barba, una gola tra le montagne originatasi grazie all’azione erosiva provocata delle acque del fiume Sabato, mi sono fermato. Sono sceso dall’auto e non ho potuto fare a meno di abbracciare una quercia secolare poco lontana dal ponticello e godere con un respiro profondo del profumo delle foglie bagnate e del muschio.

In questi momenti capisci che il limite alla straordinarietà delle cose sei solo tu con i tuoi pregiudizi, con i tuoi preconcetti e desideri solo essere un tutt’uno con la natura, la quercia, l’acqua limpida e cristallina del fiume, l’odore di muschio e di minerali e la piccola volpe che mi è passata di fianco riportandomi al presente.

Vivere il presente, essere figli dell’istante sono stati i vecchi insegnamenti e quando la Natura è così generosa, non puoi silenziosamente fare altro che ascoltare!
Mi rimetto in macchina e proseguo per Tufo, ovviamente arrivo in ritardo ma i miei amici, li ad aspettarmi sono felici di vedermi e anche io non vedo l’ora di provare il mosto frutto della seconda vendemmia.