Luce, architettura e design con Aldo Cibic
In-contro ovvero trovarsi, venire verso: il significato profondo di questa parola implica l’approssimarsi e il contatto, la socialità e la trasmissione di dati e di emozioni. Quando si conosce un architetto, un personaggio del calibro di Aldo Cibic è immediata la predisposizione all’ascolto, si allontana tutto e si diventa ricettivi, come antenne che captano ogni dettaglio del discorso, dei movimenti e delle allusioni.
In poche righe è difficile riassumere il rapporto che si è instaurato con lui, ma è possibile dire che si è creata una correlazione di intenti che unisce funzione, forma e ironia, strumenti necessari per un sano confronto ed una proficua condivisione.
Lavorare con Cibic è guardare il progetto con occhi diversi, come se lo si vedesse per la prima volta, è come esaminarlo dall’interno con una prospettiva insolita; questo consente di affrontare il lavoro con occhi sempre freschi, capaci di cogliere quei dettagli che rendono unico il suo approccio all’architettura.